Sahasrara: il settimo chakra
Dopo l’articolo introduttivo sul sistema dei 7 Chakra e quelli sul primo, secondo, terzo, quarto, quinto e sesto chakra, eccoci ora al settimo e ultimo chakra.
Il settimo chakra porta il nome sanscrito di Sahasrara, o chakra della corona. Dimora in un luogo a se stante, al di là del corpo fisico, sopra la testa. In questo chakra la personalità dell’individuo si dissolve nel “Tutto”. Qui vi è l’unione fra Shiva e la sua Shakti, gli opposti non esistono più. Qui l’individuo si libera dalle sue restrizioni, qui si squarcia il velo dell’ignoranza e si ottiene la conoscenza (il Regno cui si accede è infatti il Satyaloka, satya=verità). Qui ci si libera dal ciclo di nascite e rinascite. Il settimo chakra ci collega al Cielo, è qui che si raggiunge il samadhi, l’ottavo “stadio” del Raja Yoga (o yoga di Patanjali). Il settimo chakra si nutre di silenzio, luce pura e contatto con l’Assoluto. Non è legato a una figura geometrica (yantra) né ad alcun suono (mantra), benché alcune fonti lo colleghino al suono primordiale della OM. Il settimo chakra è rappresentato da un cerchio circondato da petali di loto, con una luce radiante dal centro; i petali rappresentano le infinite lettere dell’alfabeto sanscrito.
Il chakra della corona: vivere nel presente
Con i piedi per terra, ma la testa in cielo, il chakra della corona ci insegna ad abbandonare il passato con i suoi eventuali traumi, per vivere le nostre responsabilità, avvertendoci quando le attribuiamo ad altri. Grazie al potere del settimo chakra potremo vedere le nostre convinzioni negative e liberarcene. Gli archetipi collegati a questo chakra sono il leader autorevole, il direttore illuminato, il vero, autentico “capo”; il chakra dai mille petali è infatti connesso con l’autorità (e il rapporto col padre), ed è anche associato al senso di direzione. Quando Sahasrara non è in armonia diventiamo arroganti, orgogliosi, ambiziosi; ci distraiamo facilmente e l’irritazione e l’impazienza la fanno da padrone; tendiamo a chiuderci in noi stessi, a controllare tutto e tutti; siamo confusi, non dormiamo bene.
Meditare sul settimo chakra ci aiuta a coltivare la pazienza, la compassione, il perdono. Allora la coscienza entra senza sforzo in uno stato fluido, di felicità assoluta; la verità sacra del settimo chakra è: vivi il presente. La “gioia assoluta” (ananda) è sempre presente nel settimo chakra; possiamo attingervi ogni qualvolta contempliamo un’alba, o teniamo in braccio un bambino, o sperimentiamo l’amore incondizionato, o ci allineiamo con l’energia dell’universo. Sahasrara ci insegna a lasciare che l’universo si occupi dei dettagli, liberandoci dall’ansia di controllare ogni cosa.
Meditare sul settimo chakra stimola l’evoluzione spirituale, il dominio delle pulsioni e la calma dei pensieri. Ecco alcuni spunti:
- io sono,
- io ho fiducia,
- io sono a mio agio,
- io sono in pace,
- io sono illuminato,
- io conosco,
- io comprendo,
- io sono connesso,
- io sono luce,
- io sono divino.
Caratteristiche del settimo chakra
Nome sanscrito |
Sahasrara (letteralmente, “mille volte tanto”) |
Nome italiano |
Chakra della corona, settimo chakra, chakra con mille petali |
Zona del corpo |
Al di sopra della testa, sulla fontanella |
Parti del corpo correlate |
Ha come corrispondenza fisica primaria la fontanella del capo, in apertura verso l’alto. È inoltre correlato con:
|
Ghiandola corrispondente |
Ghiandola pineale |
Funzione |
Collegamento spirituale. La sua dimensione è quella delle fede, è il collegamento con le dimensioni cosmiche e trascendenti. |
Desiderio | Desiderio di unione, di superamento del pensiero discorsivo, di astrazione e trascendenza, di luce. |
Qualità presenti | Senso dell’assoluto, distacco dalla quotidianità, superamento dei vincoli |
Disfunzioni |
Attaccamento al passato o al futuro, indifferenza, odio, difficoltà di concentrazione, confusione, disturbi dell’equilibrio, disturbi della ghiandola pineale, fobia, insonnia, ipertensione arteriosa, psicosi, senso di vuoto, schizofrenia, timore parossistico della morte, tremori, vertigini. |
Armonizzazione | Coscienza di sé attraverso l’identificazione con l’eterno; coscienza dello spirito. Verità, compassione, amore incondizionato, perdono |
Paura | Attaccamento |
Senso | Intuizione |
Attività che aiutano |
Ricercare una corretta postura della colonna in ogni momento della giornata, abbandonare i pregiudizi, mantenendo un atteggiamento quieto, emotivamente tranquillo, fiducioso e aperto. Vivere a stretto contatto con la natura, specialmente fra vette di colline e montagne, esporsi al sole dell’alba. Si nutre di silenzio, vibrazioni cosmiche, luce e contatto con l’assoluto. Praticare la respirazione yoga e ovviamente la meditazione lasciando andare ogni tensione e contemporaneamente far scivolar via le emozioni negative. Visualizzare il colore viola ed identificare le emozioni-sensazioni che suscita. Correre, attività cardio e meditazione. |
Yoga | Yoga: le seguenti posizioni
Yoga in volo: posizioni invertite in amaca. |
Cibo |
In questo Chakra dove prevalgono leggerezza e luminosità, per favorire l’armonia conviene seguire una dieta leggera, ma sufficiente a nutrire il corpo e le esigenze energetiche di tutti i chakra sottostanti. È bene effettuare digiuni regolari, non solo di cibo, ma anche di stimoli, pensieri, attività. Il settimo chakra viene infatti rigenerato dal riposo assoluto. Poiché il settimo chakra è più spirituale che terreno, si nutre di spiritualità, preghiera, meditazione, luce e silenzio. |
Simbolo |
Fiore di loto a mille petali |
Elemento |
Metallo |
ColoreBianco e violetto |
Bianco e violetto |
Mantra | OM |
Nota |
Si |
Animale | Nessuno |
Pianeta | Nettuno |
Pietra |
Quarzo ialino, ametista, diamante, topazio bianco, |
Nel prossimo articolo andrò ad approfondire come mantenere integro questo chakra. Se vi ho messo un po’ di curiosità, chiedete informazione ai nostri insegnanti durante le lezioni di Hatha yoga, Yoga in volo , Flow yoga attivi a Cittadella che a San Martino di Lupari.