Rilassamento e stress
Lo stress, di cui tanto si parla in negativo, è in realtà una funzione di adattamento fondamentale per l’uomo, così come per gli animali. Il primo a studiare questo fenomeno su Hans Selye che spiegò come la natura preveda questo meccanismo di reazione che distinto in atteggiamento di combattimento e atteggiamento di fuga al fine di proteggere l’uomo dai reali pericoli che gli si presentano.E’ l’attivazione del sistema nervoso autonomo ortosimpatico che, scatenando una scarica surrenale di adrenalina e cortisone,ci fa fuggire a gambe levate o restare e combattere un nemico. Una volta terminato il pericolo, il sistema parasimpatico riprende le redini rallentando il battito cardiaco e il respiro, attraverso l’acetilcolina si attivano reazioni opposte a quelle di attacco/fuga. Ora, ciò che non molti sanno è che queste reazioni psicofisiche si scatenano allo stesso modo sia che il pericolo sia reale sia che non lo sia, ovvero che sia solo immaginato o psicologico. Ora, rimanere a lungo sottoposti a stress prolungati e intensi rende più vulnerabili ad un elevato numero di malattie perché il sistema immunitario viene allertato dal continuo stato di tensione.
In questo quadro ciò che aiuta è imparare a rilassarsi, ed il rilassamento deve arrivare prima di esaurirsi e a tal proposito molo utile è lo Yoga. Tecniche assimilabili a quelle dello yoga vennero utilizzate da molti scienziati per giungere a grandi scoperte, solo per citarne alcuni: Newton, Leonardo da Vinci, Einstein. Kekulé visualizzò la struttura della molecola del benzene in uno stato di coscienza ampliato analogo alla condizione che si crea durante il rilassamento. E questo perchè in situazioni di questo genere, oltre a rilassarci, scatta l‘intuizione, quella “funzione psicologica che trasmette percezioni in modo inconscio” (Jung). Doloroso osservare come tanto più ci si è allontanati dal corpo e dalla sua unione con la mente e lo spirito tanto più i giovani ricorrano alle droghe per ritrovare uno stato di coscienza ampliato, stato che potrebbero ottenere con la meditazione ed il rilassamento.
Posizione
Fra le posizioni che più di altre aiutano al rilassamento, una è Shavasana. Molto utilizzate anche:
- Makarasana,
- Matsya kridasana,
- Sukhasana.
Per tutte è importante:
- tenere gli occhi chiusi ma rilassati. Con il tempo andranno verso il punto centrale fra le sopracciglia.
- Bocca “morbida” con la lingua rilassata e appoggiata nell’incavo della mandibola o sul palato,
- lasciarsi aiutare da supporti come cuscini o altro in modo tale che la posizione sia comoda e non fonte di distrazione per la mente.
Ingredienti
Cercare un luogo tranquillo dove non ci raggiungono rumori invadenti e utilizzare una musica di sottofondo che aiuti nel rilassamento. Spesso non è semplice, soprattutto per chi vive in città, ma potremmo iniziare proprio concentrandoci su di essi per poi lasciarli andare: in questo modo ci alleneremo alla vita che non sempre è perfetta come vorremmo noi, ma con dei fastidi che possiamo lasciar andare, come i rumori. Anche utilizzare delle guide per il rilassamento è utile nel caso tu non possa frequentare dei corsi appositi di meditazione e rilassamento. Fondamentale poi indossare capi comodi, senza cinture, scarpe, orologi e collane. Come fondamentali pure sono cuscini e coperte: i primi per rendere le posizioni il più comode possibile, la seconda per mantenere il corpo al caldo. Particolare importanza riveste il respiro, che sarà lento e rilassato. Ti possono essere d’aiuto questi articoli su respirazione e rilassamento:
- Tecniche di respirazione semplice;
- tecniche di respirazione per meditare;
- consapevolezza del respiro: tecniche respiratorie;
- tecniche di respirazione per meditare: hawaiana e della luce;
- tecniche di respirazione per meditare: dei colori e degli elementi;
- tecniche di respirazione per meditare: dei chakra;
- tecniche di respirazione per meditare: nadhi shodana e completa;
- tecniche di respirazione per meditare: pulizia dei polmoni, prolungamento del respiro e respiro di fuoco o Kapalabhati.
Quando
Nella frenesia della quotidianità non sempre troviamo spazio e tempo per meditare ma ci sono momenti che andrebbero utilizzati:
- dopo una giornata difficile. Lo so, l’unico pensiero è andare a dormire, ma andare a dormire con la testa piena di pensieri non porterà un sonno ristoratore allora meglio dedicarsi anche solo 5 o 10 minuti di rilassamento.
- Dopo una pratica o un allenamento intenso: infatti un corpo affaticato a livello fisico è più disponibile a lasciar emergere sensazioni ed emozioni che possono diventare momenti di conoscenza di sé.
- Dopo un litigio, il rilassamento ci aiuta ad assumere quel necessario atteggiamento di comprensione, accoglienza, permissività nei confronti di emozioni, pensieri, sentimenti sia nostri che dell’altro.
- Prima di una decisione importante per aiutarci a distaccarci dall’avvenimento, ricentrasrsi e diventare disponibili ad assumere un altro punto di vista.
- Prima di dormire per consentite al nostro sonno di rigenerarci davvero.
- Nelle cose di tutti i giorni, fare in modo che diventi una pratica igienica giornaliera, un costante e consapevole allenamento alla libertà. Sì, libertà, perché decidere quali emozioni tenere e quali lasciar andare diventa possibile con la pratica quotidiana.
Come
Ci possono essere svariate modalità per il rilassamento e l’ascolto di sé, molto dipende dal tempo che abbiamo a disposizione ma anche dal livello della nostra crescita personale. Ecco alcune spunti:
- massaggio o auto massaggio per aiutare l’abbandono. L’ideale è partire dai piedi per arrivare fino alla testa e alle mani al viso. Lasciatevi guidare dal vostro sesto senso insistendo nei punti dove sentite che vi apporta più beneficio.
- Rotazione della coscienza: è una tecnica che consiste nel contrarre (in fase di inspirazione o apnea) e poi rilassare (in espirazione con un sentimento di abbandono) le diverse parti del corpo (si inizia dall’alluce destro per finire con il volto, volendo si continua con gli organi interni.
- Visualizzazione di luoghi sereni: si segue la voce che guida in luoghi rilassanti e piacevoli.
- Entrare in se stessi: pratica molto suggestiva che consente di entrare in contatto con il proprio linguaggio non verbale.
- So’ham: è il suono naturale del respiro, si ripete mentalmente so durante l’inspirazione e ham durante la fas edi espirazione. Questa tecnica distoglie l’attenzione dai rumori esterni e della mente per focalizzarci all’interno.
- Altre tecniche di respirazione e meditazione (vedi i link sopra elencati).
Dove
L’ideale è un corso, con i materassini, cuscini, coperte, guida, musica di sottofondo ma soprattutto un insegnante capace, esperto, preparato. A casa creare un angolo, un posto dove potersi rilassare sentendosi protetti. Ma questa tecnica è possibile ovunque: per esempio durante la pausa pranzo in ufficio mettendo le cuffiette con una musica rilassante.