Plank: un esercizio tante variazioni
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Plank: un nome che identifica un esercizio base dell’allenamento a corpo libero. In molte palestre ha ormai sostituito il crunch e, se all’inizio può sembrare molto faticoso, più ti alleni più riuscirai a mantenere a lungo la posizione. Il plank è un esercizio multifunzionale che tonifica, rinforza e coinvolge la muscolatura di tutto il corpo. I benefici di una buona esecuzione del plank si traducono in forza, resistenza e muscoli tonificati. Il plank è un esercizio formidabile perché fa lavorare quasi tutti i muscoli del corpo: non solo gli addominali, ma anche i muscoli della schiena, le spalle, il petto, i glutei e le gambe. Quindi, oltre ai glutei più tonici, anche la schiena diventerà più forte e la parte superiore del corpo avrà un maggior sostegno. Il plank è un esercizio semplice da spiegare, ma non è così facile da eseguire in modo corretto.
Come eseguire correttamente un plank
Per eseguire un plank perfetto è necessario attenersi alle seguenti regole:
- Disponiti in quadrupedia.
- Piega i gomiti di 90° allineandoli perpendicolarmente alle spalle. In alternativa, puoi tenere anche le braccia tese ma sempre perpendicolari alle spalle.
- Il corpo deve formare una linea retta (dalla testa ai talloni). Devi appoggiarti solo sugli avambracci o mani e sulle punte dei piedi.
- La testa ed il collo dovranno rimanere dritti, senza guardare verso i piedi o in avanti: sguardo verso le mani.
- I muscoli addominali ed i glutei dovranno rimanere sempre attivi finché l’esercizio non sarà terminato.
- Le gambe devono essere perfettamente dritte e spingere una contro l’altra, senza piegare le ginocchia.
- Se lo esegui in una lezione di Pilates, bacino in posizione neutra.
- Se lo esegui durante una lezione di Functional training o GAG o Total body o in sala, retroverti il bacino.
Consigli per la corretta esecuzione
Per fare in modo che il plank sia efficace è fondamentale mantenere la posizione per alcuni secondi o minuti (livello avanzato). Impara ad ascoltare il tuo corpo, non cercare di resistere oltre il limite di sopportazione. Il segreto è infatti acquistare resistenza in maniera graduale senza provare dolore o altro tipo di malessere.
- Livello principiante: inizia tenendo la posizione per 10-15 secondi ad ogni serie. Esegui 3 serie totali con 2 minuti di pausa tra l’una e l’altra.
- Livello intermedio: tieni la posizione per 30-40 secondi ad ogni serie. Esegui 3 serie totali con 2 minuti di pausa.
- Livello avanzato: mantieni la posizione per 1-2 minuti ad ogni serie. Esegui 5 serie totali con 2 minuti di pausa.
Errori da evitare
Eseguire l’allenamento in modo sbagliato aumenta il rischio di provocare dolori alla schiena o in qualche altra parte del corpo. Non è importante quanto tempo si riesce a tenere la posizione ma come teniamo la posizione.
Ecco gli errori più comuni da evitare:
- Bacino troppo alto o troppo basso. La schiena deve essere dritta come una tavola (“plank” in inglese significa appunto “tavola”). I fianchi devono restare in asse (non inclinati) ed i glutei (contratti) devono rimanere in linea con la schiena.
- Spalle non in linea con le braccia. Se i gomiti o le braccia non sono allineati con le spalle non solo perderai l’equilibrio assumendo posizioni scorrette durante tutto l’esercizio, ma andrai a caricare in modo scorretto sulla spalla (articolazione complessa e delicata).
- Testa e collo ciondolanti. Inclinando la testa verso il basso avrai problemi di tensione nella parte superiore della schiena e delle spalle. Allungando invece la testa verso l’alto si crea una pressione notevole sul tratto cervicale, Con lo sguardo cercate di fissare le mani a terra.
- Cedimento o incurvamento delle spalle. Le spalle devono essere rigide, così come l’addome, perché il cedimento o l’incurvamento vanno a scaricare o pressare sulla colonna vertebrale.
Ma quanti plank esistono?
Molti! Si possono variare molte cose:
- l’appoggio delle mai,
- l’appoggio dei piedi,
- il fronte (esempio fianco destro, sinistro, proni),
- statico,
- dinamico
- con torsioni, flessioni…
- nell’immagine un piccolo schema su cosa potresti modificare della forma base del plank per aumentare l’intensità,variare l’allenamento e lavorare su catene muscolari e miofasciali diverse.
Tante idee
Ed ecco tantissime possibilità di plank, l’ideale è sempre farsi guidare da un personal trainer o, in alternativa, frequentare un corso in presenza oppure on line.
Ma come posso migliorare?
Semplice: seguendo un challenge plank! Ecco una proposta per te!
Buon allenamento!