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27
05
2021

Movimento consapevole: sperimenta e conosci te stesso

Scritto da Giada Tessari 0

Riesci a sentire veramente solo ciò che sei pronto ad imparare

Senti solo ciò che qualcuno vuole dirti

Siamo in questa vita con un corpo che non ascoltiamo, sentiamo solo quando, arrivato allo stremo, ha come unica risorsa il dolore, quello sì, quello lo sentiamo ancora…ma davvero dobbiamo arrivare al dolore per comprendere? Non c’è un modo altro per “apprendere”, ascoltare, progredire? E di farlo in armonia con corpo e mente? L’esperienza che abbiamo del nostro corpo è fondamentale per comprendere il mondo che ci circonda, ci fa da “stele di Rosetta” ovvero usiamo il nostro copro per sentire, udire, gustare, annusare, parlare, comunicare…ma non siamo in grado di sfruttare appieno tutto questo: perché? Perché non ci è stato insegnato, non ne facciamo sufficiente esperienza. Dovremmo pensare al nostro corpo come ad un dipinto, osservandolo ogni giorno scoprire dettagli diversi, i rapporti fra le parti, fra le parti e i colori, ascoltare cosa ci comunica di giorno in giorno…ma non abbiamo tempo.

Credo fermamente che:

1- se siamo in grado di apprendere una nuova abilità fisica, siamo in grado di migliorare le nostre abilità cognitive, e questo vale a qualsiasi età;

2- siamo in grado di insegnare solo quello che abbiamo sperimentato. E’ un po’ come la pizza: come puoi descriverne il gusto se non l’hai mai assaggiata e nemmeno mai vista? E anche una volta assaggiata, occorre avere l’umiltà che viene dalla consapevolezza che esistono mille impasti e mille e più gusti di pizza.

3- Se siamo disposti a metterci in gioco, ascoltarci anche solo 5 minuti al giorno, il linguaggio del nostro corpo ci diventerà via via più semplice da comprendere ed inizieremo il viaggio più bello, quello alla scoperta di noi stessi.

Inizierò con questo articolo a presentarvi una serie di “esperienze con il corpo” per imparare a conoscervi. Se voi volete farle a lezione, sappiate che le inserisco nelle mie lezioni di Postural Training, di Pilates posturale e di Ginnastica miofasciale. Non ci saranno solo parti pratiche di movimento con il corpo, a volte la proposta sarà di disegnare, scrivere, meditare e questo perché il metodo di apprendimento di ciascuno di noi è diverso, voglio darvi l’opportunità di comprendere come funzionate per diventare più funzionali alla vita e alla quotidianità.

Vi saranno lezioni per sperimentare la struttura ossea, parti specifiche del nostro scheletro, ma anche le catene cinetiche che ci sostengono come una tensostruttura, la respirazione, gli assi posturali, il sistema nervoso, la digestione…insomma: tanta roba!

Quindi partiamo dall’inizio: chi sono io?

“Chi sei tu?” disse il bruco…Alice rispose, piuttosto timidamente: “Io, io quasi non lo so signore, almeno al momento; quantomeno so chi ero quando mi sono alzata questa mattina, ma credo di essere cambiata più volte da allora”

Non credo di dovervi dire da dove arriva la frase scritta: dal libro di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. Noi siamo ogni giorno come Alice…o meglio, alcuni di noi, perché c’è chi si alza ogni giorno senza sapere chi è e gira per il mondo così, alla ricerca di risposte dagli altri.

Il nostro corpo è un divenire continuo, un’entità dinamica, ciò che è costante è il cambiamento! Ciò che è interessante è come il nostro corpo, in divenire continuo, ci ricrei giorno dopo giorno sempre allo stesso modo. Il nostro corpo che è fatto di:

  • struttura, ossia: ossa, muscoli e tessuti. Tutto questo è condizionato non solo dai caratteri ereditari ma anche dalle esperienze individuali che vanno dall’alimentazione alla malattie, dagli usi agli abusi del corpo.
  • Postura, che come ormai ben sai è diversa dalla posizione. La postura è il modo in cui viviamo nella nostra struttura, gli atteggiamenti, il vissuto emotivo, l’energia.

Quelli che pochi sanno e comprendono è che struttura e postura si influenzano a vicenda e, ATTENZIONE ATTENZIONE, sono entrambe una questione di scelte. Se inizi ad osservare le persone (è più facile vedere le cose su altri rispetto che su noi stessi) noterai come strutture simili assumano posture diverse, come posture simili rispondano ai cambiamenti imposti in modo diverso a volte utile a volte distruttivo.

Ora sei pronto per il primo lavoro da fare:

1- prendi un foglio di carta e una matita o penna e colori, a tua scelta;

2- vinci l’impulso di “Oh, no! Mi farà disegnare e io sono una schiappa, salterò questa fase”;

3- ora disegnati come sei capace, non serve un disegno alla Leonardo, è importante che tu disegni quante più parti del corpo riesci a percepire (non che sei in grado di disegnare bene, ma di percepire).

4- Metti da parte il foglio, fra qualche lezione ti ridisegnerai, vedrai come sarai cambiato, non nella capacità di disegno, ma in quella di percepirti nello spazio e soprattutto nel tuo corpo.

Nella prossima lezione parleremo degli atteggiamenti nei confronti del nostro corpo.