La respirazione: nuovi esercizi ritmici
In pochi conoscono la propria respirazione, ma è proprio da un percorso che parte dall’osservazione del proprio stile di respirazione che si può migliorare con semplici esercizi. Ma perché farlo?
Secondo la filosofia mazdaznan (che è alla base delle conoscenze di numerosissimi studiosi del calibro di Spinosa, Kant, Voltaire, Renan, Schopenauer) le possibilità umane sono illimitate e quando l’uomo non sviluppa al massimo le sue potenzialità, significa che è confuso, influenzato negativamente e rinnega l’origine della conoscenza. L’inspirazione ha la capacità di connetterci alla conoscenza e alla propria realizzazione.
Questa filosofia ha messo a punto ben 12 esercizi che sono composti da: un insegnamento di vita, un esercizio di respirazione ritmica. Si inizia praticando il primo per una settimana, dopodiché si passa al primo più il secondo. I primi sei andrebbero poi praticati sempre, tutti i giorni; fra i rimanenti ciascuno sceglierà quelli che percepisce come più utili. Nell’articolo dell’undici novembre ho presentato i primi due esercizi, in questo ne presento altri due.
Terzo esercizio
Questo esercizio sviluppa il senso dell’olfatto, tramite il quale viene attivata la funzione della memoria. Infatti gli odori hanno la capacità di stimolare l’area del cervello dei ricordi e di riportare l’attenzione della mente a eventi passati. Il successo dipende in gran parte dallo sviluppo della memoria, la quale altro non è che la mente in stato di concentrazione. Per concentrare la mente è necessario saper respirare. Per eseguire questo esercizio, poni un oggetto (anche una semplice moneta o un bottone andranno benissimo) a circa trenta centimetri dai tuoi piedi. Andrà utilizzato come punto di riferimento per non perdere la concentrazione: gli occhi non dovranno mai perderne il contatto qualsiasi cosa faccia il corpo. Gli occhi saranno fermi ma non tesi o fissi, riposano osservando l’oggetto. Le mani saranno posate leggermente sulle cosce in posizione seduta, anche su di una sedia, colonna ben eretta, testa in allungamento, mandibola rilassata, lingua contro il palato, spalle rilassate, gomiti vicini alle ossa iliache. Inspira dal naso contando fino a 7 mentre fletti il busto in avanti, senza curvarlo, guardando la moneta a terra mentre ripeti mentalmente la frase “Respiro è vita”. Mantieni un’apnea per quattro secondi, ma senza bloccare la glottide. Ora espira contando fino a 7 ritornando nella posizione iniziale e ripeti nuovamente mentalmente la frase “Respiro è vita”, mantieni un’apnea di 1 secondo.
Eseguila a distanza di almeno mezz’ora dai pasti a tuo piacimento o al mattino, o a mezzogiorno, o al tramonto. Durante le espirazioni allontana i pensieri inopportuni e concentrati sul respiro. Non eseguirla, per più di 3 minuti.
Quarto esercizio
Questo esercizio ritmico va praticato 4 volte al giorno, con il volto sempre rivolto verso il sole, quindi: al mattino verso est, a mezzogiorno a sud, alla sera verso ovest e prima di dormire a nord. Si esegue in stazione eretta facendo ruotare le braccia per 12 volte abbinandoci una respirazione specifica, eccola:
- il braccio destro disegna un ampio cerchio davanti a te, poi in alto e poi indietro. Eseguire 3 cerchi in questo modo inspirando.
- Ora con il palmo della mano rivolto verso il corpo, il braccio completamente rilassato sale esternamente e discende in avanti espirando per tre volte.
- Ripeti i primi cerchi inspirando per 3 volte,
- ripeti i secondi 3 espirando,
- con una veloce inspirazione porta il braccio destro in alto sopra la testa, serra la mano in un pugno, quindi con una rapida flessione del busto in avanti, porta il pugno al suolo e trattieni il respiro.
- Espira mentre ti raddrizzi mantenendo però il braccio teso, una volta raddrizzato sarà quindi di nuovo disteso sopra la testa: con una mezza rotazione indietro fallo scendere e lascialo oscillare per qualche secondo. Ora ripeti con il braccio sinistro.
Questo esercizio è utile per sviluppare il gusto. Sarà importante eseguire l’apnea subito dopo aver battuto a terra il pugno ed espirare solo dopo l’apnea. Si può eseguire anche dopo cena: è utile per le digestioni lente o per smaltire pasti abbondanti.