Certificato medico per l’attività motoria
Il CONI, di concerto con il Ministero della Salute, con circolare 0006897/16 del 10 giugno ha indicato quali sono le discipline sportive per le quali non è necessario dotarsi di certificato medico.
Riporto le discipline citate, vista la rilevanza in campo sportivo di una istituzione come il Comitato Olimpico Nazionale.
La circolare CONI suddivide in tre categorie i tesserati non agonisti:
a. Tesserati che svolgono attività sportive regolamentate;
b. Tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico;
c. Tesserati che non svolgono alcuna attività sportiva.
Per la prima categoria il CONI ribadisce l’obbligo di dotarsi di certificato medico. Chi frequenta regolarmente una palestra o un’attività motoria rientra in questa categoria.
Nella seconda categoria, invece, il CONI indica attraverso l’elenco che riporto, una serie di discipline per le quali non è più necessario dotarsi di certificazione medica, nonostante sia comunque raccomandato un controllo:
• Discipline degli Sport di Tiro (Tiro a segno, Tiro a volo, Tiro con l’arco, Tiro Dinamico Sportivo);
• Discipline del Biliardo Sportivo;
• Discipline delle Bocce, ad eccezione della specialità volo di tiro veloce (navette e combinato);
• Discipline del Bowling;
• Discipline del Bridge;
• Discipline della Dama;
• Discipline dei Giochi e Sport Tradizionali (discipline regolamentate dalla FIGEST);
• Discipline del Golf;
• Discipline della Pesca Sportiva di superficie, ad eccezione della specialità del Long Custing e del Big Game (Pesca d’altura);
• Discipline degli Scacchi;
• Disciplina del Curling e dello Stock sport.
A corredo di questo elenco, il CONI indica altresì che in questa categoria rientrano anche “le altre attività facenti capo alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva il cui impegno fisico sia evidentemente minimo (ad es., Aeromodellismo, Imbarcazioni Radiocomandate, Attività sportiva Cinotecnica)”.
La terza ed ultima categoria comprende le persone che, pur essendo tesserate presso Federazioni, Discipline Associate o E.P.S., non svolgono attività sportiva, per le quali non dovrà essere richiesto il certificato medico. Per chi fosse interessato, di seguito la circolare completa.
Ci capita ancora qualcuno che vorrebbe auto certificare il proprio stato di salute. Ma questo può avere valore giuridico?
No di certo. La risposta è nella legge che nell’elencare le materie oggetto di autocertificazione esclude espressamente i certificati medici.
DPR 445 del 28 dicembre 2000, recante il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.
Alcuni certificati possono essere sostituiti da una dichiarazione in carta semplice e senza necessità dell’autenticazione della firma. Attraverso questo servizio è possibile comporre automaticamente il proprio certificato compilando on-line i campi predisposti nell’Autocertificazione telematica guidata, oppure prelevare dalla sezione Modulistica i moduli da stampare per una successiva compilazione, realizzati tenendo conto delle varie casistiche.
I certificati sostituibili sono:
-
data e luogo di nascita
-
residenza
-
cittadinanza
-
godimento dei diritti civili e politici
-
stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero
-
stato di famiglia
-
esistenza in vita
-
nascita del figlio
-
decesso del coniuge, dell’ascendente o discendente
-
iscrizione in albi o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni
-
appartenenza a ordini professionali
-
titolo di studio, esami sostenuti
-
qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica
-
situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali
-
assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione dell’ammontare corrisposto
-
possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria
-
stato di disoccupazione
-
qualità di pensionato e categoria di pensione
-
qualità di studente
-
qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili
-
iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
-
tutte le situazioni relative all’adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio
-
non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa
-
di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali
-
qualità di vivenza a carico
-
tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei registri dello stato civile
-
di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato.
Non sono sostituibili con l’autocertificazione i sottoelencati documenti:
-
certificati medici, sanitari, veterinari
-
certificati di origine e conformità alle norme comunitarie
-
brevetti e marchi
Dopo quanto scritto, credo non ci dovrebbero più essere dubbi in materia di presentazione del certificato medico per partecipare ad attività di fitness o attività motoria. Anche se a qualcuno potrebbe sorgere spontanea la domanda?
Perché se uno vuole fare sport deve essere costretto ad una visita medica?
Per lo stesso motivo per il quale si indossa il casco in moto o si mettono le cinture di sicurezza in auto. Viviamo secondo un modello in cui il costo della salute dell’individuo ricade sul sociale, sulle tasse che tutti pagano. La prevenzione è il miglior modo per ridurre il costo sociale e nessuno può permettersi dire “se mi viene un infarto sono affari miei”, o “per fare Pilates non serve, cosa vuoi che mi succeda mentre faccio stretching!”. Dobbiamo imparare a vedere la salute più come una responsabilità che solo come un diritto. Prendersi davvero cura di se stessi partendo da una visita annuale ed un elettrocardiogramma ogni due anni, ritengo sia il minimo per tenere sotto controllo la propria salute. Spesso alcuni sottolineano la con con un sarcastico “per quello che fa il mio medico: non mi misura nemmeno la pressione, prende un foglio di carta e lo firma controvoglia perché tanto secondo lui non dovrei richiederlo”, a queste persone rispondo che la vera sfida della medicina oggi deve essere quella di spostare le abitudini di vita degli individui per aumentare non l’aspettativa di sopravvivenza ma l’aspettativa di vita sana. E lo sport è l’unica via percorribile, oltre ad un’alimentazione sana. Quindi cominciate col prendervi cura di voi stessi facendo un tagliando annuale, e lasciate al medico l’opportunità di farlo al meglio.
Per agevolarvi, nel caso ne aveste bisogno, c’è la possibilità, chiedendo in segreteria, di rivolgersi a centri e strutture specializzate che possono concedere un prezzo di favore a chi frequenta la nostra Società Sportiva Dilettantistica.