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28
10
2021

Attività sportiva e anziani: Pilates

Scritto da Giada Tessari 0

Nelle società moderne e sviluppate si nota un peggioramento del livello di attività fisica, soprattutto al raggiungimento dell’età adulta, come se, nel cercare di eliminare ogni forma di stress, si eliminasse anche l’impegno muscolare! Purtroppo l’inattività può condurre al deterioramento della capacità di eseguire e di tollerare lo sforzo fisico con conseguenti problematiche più o meno importanti.

A questo si aggiunge una diminuzione della statura, fenomeno che comincia intorno ai 35-40 anni e che è da attribuire fondamentalmente a una postura scorretta mantenuta a lungo che crea una disomogenea compressione dei dischi intervertebrali, una leggera flessione delle articolazioni dell’anca e del ginocchio. Ciò che si nota spesso nelle persone della terza età è il busto flesso se non addirittura “chiuso” in avanti. A questo va aggiunto che dopo i 50 anni si perde il 10% circa del numero totale di fibre muscolari ogni 10 anni! Quindi un fisico meno allineato, con meno forza ma anche meno flessibile. Nello specifico si notato problematiche così suddivise:

  • mal di schiena,
  • periartrite scapolo-omerale,
  • osteoporosi.
MAL DI SCHIENA

Il mal di schiena trova le sue origini soprattutto in:

  • posture e movimenti scorretti,
  • sedentarietà,
  • stress psicologici,
  • sovrappeso e obesità,
  • fumo.

Gli esercizi del metodo Pilates aiutano perché apportano benefici a:

  • testa e collo. Attraverso esercizi di mobilità e stretching questa zona viene liberata e sciolta, le tensioni muscolari si riducono e la testa si riallinea.
  • Spalle e braccia. Imparando a far partire i movimenti in modo corretto, controllando le scapole ed attivando i muscoli corretti, i dolori a spalle e braccia spariranno.
  • Zona dorsale. Questa parte centrale della colonna diventa con il tempo una delle più rigide, sottoponendo il corpo ad affaticamento cronico, riducendo anche la capacità respiratoria. Nel Pilates si lavora per mobilizzarla e riportarla in asse.
  • Zona lombare. Il punto dove quasi tutti, almeno una volta nella vita, hanno avvertito dolore. Questa zona è quella che sopporta maggior carico, va quindi mobilizzata ma anche rinforzata e compreso come utilizzarla la meglio.
  • Muscoli addominali. Sebbene non facciano parte della schiena, il loro corretto utilizzo e la loro forza sono fondamentali per il benessere e la postura. Sono il fulcro del metodo Pilates che lavora sul CORE.
PERIARTRITE SCAPOLO-OMERALE

Solitamente dopo i 40 anni sono molte le persone che cominciano a soffrire di questa problematica che è una tendinopatia: un processo degenerativo che colpisce la porzione tendinea dei muscoli extra-rotatori della spalla (soprattutto il sovraspinoso), con successiva infiammazione della borsa sottoacromiale. Nel Pilates si eseguono esercizi mirati per i rotatori delle spalle, per acquisire migliore percezione nell’esecuzione di tutti i movimenti in modo lento e controllato, cosa utile poi nella vita di tutti i giorni.

OSTEOPOROSI

Ho già parlato di questa malattia del disuso: l’osso è un tessuto vivo, se viene massaggiato dal movimento cresce altrimenti no. Ma come può essere utile il Pilates? Una pratica costante e regolare consente di raggiungere molti obiettivi utili a contrastare questa malattia:

  • maggior controllo della schiena nella quotidianità;
  • conservazione della capacità di estendere, flettere e torcere il rachide;
  • ripristino della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare;
  • rinforzo muscolare generale;
  • miglioramento dell’equilibrio (prevenzione cadute);
  • miglioramento della coordinazione (anche questo fattore di prevenzione cadute).
SSD WSPORT

Presso le nostre sedi sono attive diverse tipologie di Pilates, da scegliere in base al grado di allenamento: