Affondo laterale
Oggi, dopo le schede su squat frontale e affondo sagittale dei precedenti articoli, vi presento una scheda semplice e di facile consultazione per imparare le regole base nell’esecuzione di uno affondo laterale: uno degli esercizi più presenti nelle lezioni di tonificazione di glutei e gambe, nonché nelle schede di sala.
Posizione iniziale
Posizione eretta, piedi ampiezza fianchi, mani sui fianchi.
Sequenza movimento
Effettuare un passo lateralmente, portando il bacino indietro e le braccia in avanti. Bloccarsi alla fine del movimento, ovvero quando la coscia della gamba che compie il movimento è parallela al terreno. Il ginocchio opposto dovrebbe essere esteso, i fianchi dietro al piede in movimento e il ginocchio piegato non dovrebbe andare oltre la linea della punta del piede. Le braccia sono parallele al suolo. Si ritorna nella posizione iniziale spingendo al suolo la gamba che si è spostata.
Da fare
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Muovi braccia e fianchi contemporaneamente
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Il torace deve rimanere diritto e le spalle rilassate
Da evitare
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Non appoggiare tutto il piede che si sposta, o superare con il ginocchio la punta del piede
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Flettere troppo il busto in avanti (superando un angolo di 45°)
Per stabilizzare
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Tieni indietro le anche, mentre il torace rimane ben allineato e le braccia stabilizzano come contrappeso in avanti
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La gamba che si sposta deve mantenere ben attivi quadricipite e adduttori in modo da mantenere ben allineato il ginocchio, contemporaneamente l’altra gamba deve rimanere al suolo bene stesa
Ideale per
Rinforzare i seguenti muscoli (che lavorano tutti anche nell’affondo sagittale):
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adduttore lungo
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grande adduttore
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bicipite femorale
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grande gluteo
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retto femorale
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sartorio
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vasto laterale
Varianti
E’ un esercizio che si ritrova in tantissime attività: dal Pilates al ballo, dalla tonificazione al funzionale, dal posturale alle attività in sospensione, sia nei corsi che nel lavoro in sala quindi lo potrai incontrare nelle forme più svariate:
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richiedendo una stabilizzazione in più, come ad esempio:
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sollevando l’arto che dovrebbe rimanere esteso al suolo,
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o appoggiando l’arto che si sposta su una tavoletta propriocettiva
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o usando gli slide disk.
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Richiedendo maggiore forza su arti inferiori:
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usando delle cavigliere o degli elastici come sovraccarico,
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inserendo dei pesi come bilanciere o manubri sulle spalle.
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Incrementando il lavoro del busto o delle braccia:
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inserendo il bilanciere in avanti e non sulle spalle,
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inserendo degli esercizi con i manubri su entrambi gli arti superiori o su un solo arto.
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Ora tocca a te scegliere la sede (Cittadella o San Martino di Lupari), il corso e la sala: buon allenamento!