PROBLEMI DI COMPORTAMENTO E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO INFANTILE
Con questo articolo vogliamo introdurre un argomento sempre più presente fra genitori ed insegnati, spesso frammisto a tabù, sensi di colpa e di impotenza: i disturbi del comportamento infantile. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza, per poter, nei successivi, comprendere come e in che modo determinati fattori possono diventare protettivi ed aiutare il bambino e soprattutto la famiglia (troppo spesso isolata dalle famiglie e dai bambini “per bene” o eccessivamente colpevolizzata).
Con questo ci auguriamo anche di aiutare bambini e famiglie a trovare una luce perché più se ne parla e più si conosce in materia, più facile è trovare strumenti, essere compresi, fare rete.
In genere quando si parla di problemi di comportamento o comportamenti perturbati, si pensa a disturbi lievi, situazionali, che comprendono numerosi aspetti della vita infantile ma che non arrivano a influenzare la convivenza familiare, scolastica e sociale. Di solito compaiono quando ci si trova davanti a determinate norme o una certa disciplina che non comporti la soddisfazione immediata di un bisogno. Alcuni di questi problemi di comportamento, come ad esempio comportamenti di opposizione, sono, in determinati momenti, importanti per lo sviluppo e la formazione della propria identità e l’acquisizione di abilità di autocontrollo. Tuttavia, quando aumentano frequenza ed intensità, soprattutto in riferimento all’età o al gruppo dei pari, devono essere tenuti sotto controllo. Se essi si prolungano per un periodo superiore a sei mesi, occorre cercare delle risposte e questo perché i “ragazzi con disturbi del comportamento che vengono lasciati alla propria evoluzione con frequenza evolvono in adulti con diversi comportamenti antisociali”.
CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI COMPORTAMENTO INFANTILE |
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Con entità clinica: Disturbi gravi di comportamento |
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Senza entità clinica |
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Nei prossimi articoli tratteremo ciascun punto per fare chiarezza, ricordando che ciò che ci compete è un aiuto motorio, mentre l’aspetto psicologico è di competenza altra.