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06
06
2018

Miofasciale e riflessologia: attrezzi e mappe

Scritto da Giada Tessari 0

La riflessologia, come già esposto nell’articolo “Riflessologia e massaggio plantare”, è un massaggio che segue le zone riflesse del piede e della mano. Consiste nell’eseguire una pressione per stimolare i punti riflessi cutaneo-organici della mano e del piede, che si riferiscono ad organi interni: la compressione di un punto riflesso stimola le funzioni dell’organo sollecitato e ne favorisce la guarigione.

Nel miofasciale, massaggiamo la pianta del piede ed il palmo delle mani per consentirci di creare delle radici ideali ai movimenti che seguiranno. In postura si ricercano nella pianta del piede zone di tensione per comprendere dove la nostra postura sia in difficoltà per liberare l’armatura che ci siamo costruiti. Quest’armatura non è solo fisica, ma anche organico-viscerale ed emotiva. Andare a massaggiare le piante dei piedi e le mani, con oli od essenze particolari, può essere di grande aiuto.

Con il passare del tempo, il mercato ha prodotto una grande quantità di attrezzi per massaggiare mani, piedi e altre zone del corpo in modo differenziato. Ve ne proponiamo alcuni ricordando che occorre sempre farsi guidare da persone preparate in qualsiasi tipo di attività. Di seguito alcuni attrezzi si possono usare:

  • palline da tennis o in materiale plastico più o meno resistente. Minore la resistenza minore l’impatto, minore la superficie più preciso il massaggio.
  • Palline ed attrezzi di varia forma con bugni per stimolare ancora più in profondità e in modo differenziato la superficie di piedi e mani.
  • Palline con bugni in legno: per chi desidera un materiale naturale ed un lavoro intenso: queste palline non si deformano in alcun modo e possono risultare dolorose per chi le utilizza la prima volta. Si consiglia quindi pazienza, attenzione e magari all’inizio dei calzini.
  • Molto utili ed interessanti anche le palline in legno molto piccole perché molto precise nel massaggio. In alternativa si possono usare le classiche palline dei bambini, quelle che rimbalzano, in plastica.
  • Sempre in legno e molto rilassanti sono degli appositi attrezzi in legno con diversi punti di pressione sul piede. Si possono utilizzare stando comodamente seduti, oppure in piedi, facendo attenzione alla solidità dell’attrezzo stesso. Ricordiamo che a parità di attrezzo, più aumenta la pressione esercitata su di esso attraverso un’azione decisa o il peso corporeo, maggiore sarà l’azione sul punto riflesso. Questo non sempre può essere una buona cosa: il nostro corpo di fronte al dolore spesso reagisce nell’unico modo in cui ha imparato a difendersi, ovvero contraendosi in protezione. Bene quindi partire con pressioni moderate ed attrezzi più dolci (palline bugnate e soffici, roller, mano).
  • Il mondo del fitness ha prodotto una grande quantità di attrezzi in materiale plastico noti ai fruitori dei corsi di miofasciale. Ottimi prodotti e soprattutto versatili. In alternativa si possono utilizzare i comuni bastoni in legno della ginnastica correttiva, ovviamente molto più riduttivi e scomodi, ma pur sempre un valido ausilio.
  • Ci sono poi attrezzi di uso familiare, come i vari pettini in legno (che lo stesso Fitzgerald, padre della riflessologia, usava per massaggiare le mani alleviando dolori alla schiena e trattando il sistema osseo), spazzole in legno che possono fungere da ottimi stimolatori della fascia e dei punti riflessi.
  • Tutti gli attrezzi sopra presentati sono ottimi, ma nessuno può sostituire un attrezzo che tutti possediamo, economico, preciso e versatile: le nostre mani! Esse sono in grado di sfiorare la pelle con una carezza, premere con uno o più dita, usare le nocche o i polpastrelli, scivolare sulla pelle grazie ad un olio o ad una crema grassa, oppure strofinare con energia. Quindi non ci sono scuse: tutti possiamo prenderci cura del nostro corpo, della nostra postura, partendo dai piedi e dalle mani.In occasione degli eventi del venerdì sera, attraverso i quali raccogliamo fondi per alcune associazioni di volontariato, utilizzeremo queste tecniche per lavorare di volta in volta sui diversi chakra e sui diversi elementi che compongono il nostro corpo: terra, acqua, fuoco, aria, etere.