RILASSAMENTO PER RAGAZZI
La ricerca sul rilassamento nei ragazzi e adolescenti è ancora agli albori. Ciononostante esistono evidenze che testimoniano l’adattabilità e l’efficacia di questo tipo d’invertenti, sia in campioni clinici che non, di ragazzi e adolescenti(Black e collaboratori, 2009).
L’efficacia del rilassamento: esiti positivi
La maggior parte degli interventi di rilassamento in età evolutiva sono difatti applicati al contesto scolastico, dal momento che i ragazzi vi trascorrono la maggior parte del loro tempo.
Zenner e colleghi (2014) hanno condotto una meta-analisi che ha messo in luce un effetto positivo del rilassamento sia su variabili cognitive sia su variabili più prettamente psicologiche, come lo stress, le capacità di coping, la resilienza e l’accettazione. Tuttavia gli autori hanno evidenziato una serie di aspetti metodologici che impediscono di dichiararne una vera e propria efficacia: primo fra tutti, un’estrema eterogeneità dei diversi programmi analizzati, la variabilità degli strumenti di misura, l’instabilità delle misure di outcome (che in età evolutiva cambiano rapidamente), la sostanziale qualità degli studi pilota (non RCT), l’assenza di un gruppo di controllo, la bassa numerosità campionaria. A complicare ulteriormente il quadro sembrerebbero intervenire altre variabili, scarsamente controllabili, come il background socioculturale dello specifico contesto scolastico, la preparazione degli insegnanti e/o l’inserimento di eventuali esperti esterni nel corpo docenti, la possibilità di usufruire di tempi e spazi al di fuori della scuola. In pratica: non vi è una persona che ha studi e preparazione specifica per affrontare questo lavoro con i ragazzi in ambito scolastico, a meno che non sia uno specialista esterno (nella fattispecie psicologo o psicoterapeuta).
Nonostante la mancanza di omogeneità di dati, la pratica del rilassamento produce effetti sulle funzioni cognitive ed emotive. Nello specifico, la letteratura evidenzia un effetto positivo della pratica di presenza consapevole sui ragazzi che mostrano difficoltà nelle funzioni esecutive, coinvolte nella regolazione delle emozioni e del comportamento.
Un trattamento che si è dimostrato efficace nel miglioramento delle funzioni esecutive è il programma Inner kids di Flook et al. (2010). Anche il programma ideato da Susan Kaiser Greenland (2010), ispirato al programma MBSR di JKZ, che si propone di incrementare sia gli aspetti di attenzione che di consapevolezza e compassione, attraverso attività di gioco e movimento, specificamente pensate per i bambini in età evolutiva oltre che per il contesto scolastico, produce effetti positivi sulle variabili di meta cognizione e regolazione del comportamento, misurate con il questionario Behavior Rating Inventory of Executive Function o BRIEF (Gioia et al., 2000), somministrato a genitori ed insegnanti. L’autrice ha riscontrato un miglioramento significativo in entrambe le scale, specialmente per coloro che in baseline mostravano valori più bassi, su un campione di bambini tra i 7 e i 9 anni prima e dopo la partecipazione al training di rilassamento in età evolutiva.
Anche Saltzman e Goldin (2008), applicando il programma MBSR for children (della durata di 8 settimane) su un campione di 30 bambini, hanno ottenuto risultati incoraggianti per diverse problematiche di natura emotiva, riscontrando una minor reattività emotiva, una minore tendenza all’autocritica ed anche una maggiore compassione verso di sé e verso gli altri dopo il training di rilassamento.
Fare attività sportiva, inserire dei corsi di yoga o Balyayoga, yoga in volo, ginnastica miofasciale, quantic yoga può aiutare i ragazzi e gli adolescenti a ritrovare la giusta armonia fra attività e rilassamento: chiedi in segreteria.