Primavera: tempo di sport anche con l’allergia
In primavera è come se il nostro corpo si risvegliasse dal torpore invernale e crescesse in noi la voglia di ricominciare con l’attività fisica, per molti soprattutto in vista dell’estate.
Il ritorno all’ora legale, nella notte fra il 29 e il 30 marzo, rende le giornate più lunghe e per questo motivo abbiamo tutti l’impressione di avere molto più tempo. Questo significa che possiamo ritagliare un’ora di tempo nelle nostre giornate per riprendere il benessere che deriva dal movimento. Infatti non si tratta solo di mettersi o rimettersi in forma facendo attività sportiva, ma cerare di aumentare l’attività motoria giornaliera migliorando il proprio stile di vita.
Sfortunatamente con i fiori sbocciano anche le allergie, scatenate da una reazione anomala del sistema immunitario agli allergeni contenuti in acari e pollini. Prurito, asma e irritazione delle mucose affliggono in questo periodo i soggetti sensibili. Le allergie respiratorie come la rinite stagionale possono inoltre causare spossatezza, che porta ad una perdita di concentrazione e difficoltà nel completare le attività quotidiane. Eppure, anche i medici sono d’accordo: rinunciare allo sport per colpa dei fastidiosi sintomi delle allergie stagionali è controproducente, poiché muoversi contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Insomma, basta prendere qualche accorgimento in più!
Ecco 10 consigli su come affrontare le allergie primaverili ed allenarsi al meglio anche in questo periodo.
- Consapevolezza. La cosa migliore è dedicarsi a sport di resistenza leggeri: allenarsi fino a raggiungere il limite può portare un indebolimento del sistema immunitario, che favorirebbe a sua volta una più massiccia penetrazione dei pollini nei polmoni. Quindi inizia a praticare attività come Yoga e Pilates che ti aiutano ad ascoltarti ed essere consapevole dei tuoi bisogni.
- Respirare col naso. Per evitare un’eccessiva inalazione di pollini impara respirare con il naso. La cavità nasale filtra l’aria molto più efficacemente rispetto a quella orale, introducendo una quantità minore di pollini nei polmoni durante la respirazione. E anche qui attività come Yoga, pilates, Ipopressiva e posturale ti vengono in aiuto perché lavorano proprio sul respiro.
- Sfruttare la pioggia. Prima o dopo le precipitazioni intense, l’aria è meno carica di pollini per via dell’azione purificante esercitata dall’acqua piovana. Quindi se alla palestra vuoi abbinare corsa o biciclettate all’aperto, scegli le giornate giuste, evitando quelle ventose perché il vento sparge i pollini dappertutto, soprattutto nelle giornate più calde. Se ti stai chiedendo come pianificare il tuo workout intorno ad un evento specifico come la pioggia, nel prossimo punto trovi la risposta.
- Usa la tecnologia. Tramite specifiche app installate sul nostro smartphone, è possibile monitorare non solo il tempo atmosferico, ma anche il movimento dei pollini nell’aria. Questo permette di scegliere il luogo ed il momento giusto per i nostri esercizi quotidiani.
- Allenarsi nelle ore giuste. Nelle città, la concentrazione di pollini è più bassa alla mattina tra le 6.00 e le 8.00. In campagna invece, sarebbe meglio correre la sera, a partire dalle 19.00.
- Evitare lo smog. Sarebbe meglio evitare di praticare jogging in prossimità di aree industriali. L’elevata concentrazione di ozono e altre sostanze tossiche in queste zone non fa che amplificare l’azione dei pollini presenti nell’aria inquinata, scatenando reazioni allergiche ancora più forti del solito, in particolare nei soggetti asmatici.
- Fare sempre riscaldamento e defaticamento. Spesso di corsa molte persone si dedicano con attenzione solo alla parte centrale dell’allenamento dimenticando invece che servono sia un buon riscaldamento, che prepari soprattutto la parte cardio respiratoria, ma anche il defaticamento. Queste sono fasi importanti, soprattutto per soggetti asmatici.
- Conoscere la propria allergia. Come disse Sun Tzu: “Conoscere il proprio nemico è fondamentale per ottenere la vittoria”, nel caso degli allergici, il nemico sono i pollini nell’aria. Ma a che tipo di pollini sei allergico? Quali piante scatenano la reazione? Le graminacee? La betulla? Saperlo permette di creare un percorso di allenamento in funzione dei nostri punti deboli, infatti la concentrazione di pollini può variare di zona in zona e anche di settimana in settimana. Assumere oltre agli antistaminici, in base alla propria allergia, anche degli integratori per aiutare l’organismo come vitamine e sali minerali (chiedere al proprio medico), può avere effetti ricostituenti importanti.
- Seguire una precisa routine. Il periodo primaverile richiede attenzioni particolari, per evitare che l’allergia ci colpisca più del dovuto. È ad esempio da non sottovalutare l’importanza di togliersi subito i vestiti una volta tornati a casa da un allenamento: gli abiti vanno scossi o ancor meglio lavati. Anche la cura della persona è importante: lavare spesso i capelli ed effettuare un accurato lavaggio nasale, per liberarsi di pollini intrappolati e ridurre i sintomi. Inoltre, è consigliabile tenere la casa pulita, soprattutto il bagno e la cucina. Infine, durante la notte, meglio tenere le finestre sempre chiuse.
- Non praticare attività fisica in vicinanza dei pasti o dell’assunzione di vaccini . Aumentano il rischio di avere manifestazioni di anafilassi.
Qual è il miglior modo di allenarsi in primavera? Quello con cui ci si dovrebbe allenare tutto l’anno ovvero:
- costanza. A qualsiasi età svolgere un po’ di attività fisica è fondamentale per una vita sana. Non c’è una regola precisa sulla quantità giornaliera da dedicare allo sport, ma è importante alternare i momenti di vita sedentaria di tutti i giorni con delle attività che richiedano movimento. Questo significa diventare degli atleti? Certo che no! Ti basta iniziare con delle semplici attività giornaliere come camminare o portare il cane a passeggio e aggiungere un’ora in palestra. Di settimana in settimana aumenta il tempo e l’intensità del lavoro in palestra senza mai eccedere in quantità. Lo sport è come il cibo: serve cibo buono e nella giusta quantità per stare bene.
- Diversificazione. Il nostro logo è arancio e blu, ti sei mai chiesto perché? Proprio perché il benessere viene dall’unione di mente e corpo, attività antistress e attività intense, forza e flessibilità quindi fa in modo che il tuo allenamento, come l’alimentazione, sia vario.
- Personalizzazione. L’errore che fanno in molti è copiare la dieta e l’attività fisica della star di turno senza tener conto che ha funzionato perché era cucita su misura su quell’individuo. Non è la moda a fare il benessere ma il fatto che sia stata pensata per te.
- Recupero. Ore e ore in palestra tutti i giorni non servono, a meno che non si alternino giorni di wellness (pilates, yoga, mobility) a giorni di allenamento intenso (corsi o sala). Ma anche andare in palestra solo due giorni a settimana e fare più attività di fila non va bene perché stressa inutilmente il corpo. Ma…e allora? Attività mirata, costante, bilanciata.
“Praticare attività fisica ha molti vantaggi, sia per il corpo sia per la mente”. Il cervello produce endorfine, sostanze chimiche che riducono il dolore e inducono un senso di benessere ed eccitazione. È importante quindi trovare il tempo per recuperare forza ed energia eliminando lo stress, ma tornare a fare sport per chi è rimasto per un periodo più o meno lungo fermo, non sempre è facile. Ma se è vero che non è facile ricominciare, è anche vero che sono indiscutibili i benefici che se ne possono trarre. Svolgere uno sport permette di migliorare il proprio fisico e alleggerire la mente dalle preoccupazioni quotidiane.
Ecco 4 errori:
- Allenarsi tutti i giorni. È fondamentale alternare i giorni di allenamento ai giorni di riposo, aumentando progressivamente i minuti e l’intensità dell’attività. Gli smartwatch sempre più sofisticati e popolari danno la possibilità di creare un piano settimanale personalizzato in modo dinamico (Huawei Watch Gt 3 ha la funzionalità AI Running Coach che combina valore scientifico ed esperienza utente. Analizzando le prestazioni atletiche, regola automaticamente il piano di allenamento della settimana successiva).
- Trascurare i feedback del proprio corpo. È importante cogliere i segnali che ci manda il nostro corpo. Se il giorno dopo un allenamento ci sentiamo stanchi e senza energie, è normale. Rispettare i tempi di recupero e monitorare i parametri vitali come il battito cardiaco è il primo passo per ascoltare le proprie esigenze fisiche. Negli smartwatch c’è la frequenza cardiaca e monitoraggio in tempo reale del livello di saturazione di ossigeno nel sangue, sonno, stress e ciclo mestruale.
- Non essere costanti. Mai cedere alla pigrizia inventandosi scuse che non esistono, come la mancanza di tempo o la stanchezza.
- Evitare la fase preallenamento e lo stretching finale. Ogni programma di allenamento dovrebbe prevedere alcune fasi, prima fra tutte il riscaldamento. È bene preparare i muscoli allo sforzo che si andrà a sostenere. La fase preparatoria deve essere adeguata e diversa a seconda dell’attività che si svolgerà. Inoltre, differenziare l’allenamento permette di potenziare parti diverse del corpo evitando di annoiarsi. E nel post allenamento, dedicare almeno un quarto d’ora a stretching, mio fasciale, squadre è un ottimo modo per allenare anche la mobilità e la flessibilità.
E in questi mesi primaverili quali iniziative sono in programma per noi?


