L’aiuto che viene dal respiro
In pochi conoscono la propria respirazione, ma è proprio da un percorso che parte dall’osservazione del proprio stile di respirazione che si può migliorare con semplici esercizi. Ma perché farlo?
Sia il corpo che la mente per funzionare correttamente hanno bisogno di ossigeno che, non potendo essere immagazzinato, deve essere introdotto in modo regolare. Se respirassimo meglio, immagazzinando più ossigeno, ci sentiremmo più forti, sani e sereni. Lo stress, che ci causa spesso intorpidimento, svogliatezza e stanchezza, non è altro che un segno che il nostro corpo ha bisogno di ossigeno. Anche lo sbadiglio è un chiaro segno di desiderio di ossigeno extra da parte del nostro corpo. L’ossigeno dona lucidità e pensieri positivi al cervello, oltre ad evitare il ristagno delle tossine nel corpo. In questo articolo tre esercizi per aiutarti ad ossigenarti al meglio quando ne hai bisogno.
RESPIRO TOTALE
- Mettiti in una posizione comoda che ti consenta però di mantenere la tua colonna allineata (potrebbe essere sukhasana, seduta su una sedia, sdraiato supino).
- Inizia inspirando lentamente dal naso immaginando di portare l’aria fino all’ombelico. Sentirai che lo stomaco inizia a dilatarsi e sollevarsi.
- Lascia che il respiro riempia anche la parte della gabbia toracica, senti come le costole si aprono lateralmente e verso l’avanti.
- Lascia che l’aria arrivi fino allo sterno, ti aiuterà immaginare di ricercare un profumo nell’aria.
- Ora trattieni il respiro immaginando di assorbire quanto più ossigeno puoi.
- Lascia uscire l’aria iniziando a sgonfiare l’addome, per poi passare alla gabbia toracica e allo sterno. Immagina di svuotarti di tutto ciò che non ti serve.
Il tutto dovrebbe avvenire lentamente ma senza sforzo, con il tempo e la costanza raggiungerai la massima portata di ossigeno e con pochi respiri riuscirai a ri-ossigenarti ovunque tu sia.
ONDA RESPIRATORIA
- Mettiti in una posizione supina, con le braccia rilassate lungo i fianchi (se conosci lo yoga, mettiti in shavasana). Ascolta il tuo respiro e quando ti senti pronto inizia con al sequenza che segue.
- Prima respirazione: immagina che un’onda di acqua fresca e pulita ti riempia partendo dai piedi per risalire verso le caviglie, i polpacci e le ginocchia fermandosi nella conca del bacino. Effettua una profonda espirazione immaginando che tutta questa parte del corpo rilasci ciò che non le serve.
- Seconda respirazione: l’oda riprende il cammino salendo verso il diaframma e gli organi respiratori, disseta fegato e stomaco, la gabbia toracica. Ora sei pronto per l’espirazione che lascerà andare tutto ciò che non ti serve: anidride carbonica, tossine, pensieri ed emozioni non utili.
- Terza respirazione: l’onda giunge fino al volto, nella bocca, nel palato, nel naso, negli occhi, invaderà il cranio pulendo il tuo cervello. Lascia ora andare tutto ciò che non ti serve, senti come la tua mente è come svuotata di pensieri inutili, più leggera, il pensiero più fluido e limpido. Senti come il tuo corpo è più leggero e soffice.
Puoi rimanere per più respirazioni nella stessa zona, finché non senti che, per esempio, le gambe ed il bacino sono rilassati, la parte centrale del corpo svuotata e la testa serena.
RESPIRO DELLO SCAVATORE
Questa respirazione si esegue in piedi con le gambe divaricate e leggermente piegate, io dico sempre “ginocchia morbide”.
- Inspirando porta le braccia oltre il capo verso il soffitto, fin dove le tue spalle ti consentono senza avvertire dolore.
- Trattieni il respiro con le braccia in alto sopra la testa ed allungati dolcemente all’indietro.
- Flettiti in avanti portando la testa all’altezza delle ginocchia ed ora espira attraverso piccoli soffi. Ad ogni soffio lasciati scendere un po’ di più verso il suolo, come se l’aria che esce, svuotandoti sempre più, ti sciogliesse verso il suolo.
- Dopo esserti completamento svuotato d’aria, inizia a risalire verso il soffitto con le braccia inspirando.
- Ripeti per 4 o 5 volte, finché non ti senti pieno di energia. Attenzione perché non essendo abituati a questi respiri ampi, alcune persone potrebbero avvertire giramenti di testa. Se soffri di pressione bassa inizia quindi con la prima respirazione o con la seconda. potrebbe essere utile appoggiarsi ad una parete (come nella foto).