Mudra: sigilli delle mani per il benessere
Lo Yoga si compone di tanti elementi, in generale: le posture (asana), le chiusure (bandha), il controllo del respiro (pranayama) e molto spesso i mudra, detti anche sigilli.
I mudra sono gesti delle mani praticati in tutto il mondo da oltre 5.000 anni per la ricerca dell’equilibrio fra corpo, mente e spirito. In sanscrito mudra significa letteralmente “gesto” oppure “sigillo”.
Il valore simbolico del gesto delle mani è considerato fondamentale in tutto il mondo, e sono numerosi gli esempi del loro utilizzo, basti pensare ai gesti che troviamo raffigurati nelle icone sacre, al classico gesto di pace, o ancora le posizioni assunte dai sacerdoti cristiani nell’atto della benedizione.
La realtà è che il semplice gesticolare aggiunge enfasi a un discorso e muovere le mani in maniera consapevole influenza tutto il corpo, aiutando, in alcuni casi, a risolvere disturbi e situazioni emotive difficili.
Concentrarsi sulle posizioni delle mani e delle dita da mantenere per alcuni minuti aiuta la mente a calmarsi. Quando siamo irrequieti, praticare i mudra ci può aiutare a recuperare la calma. La pratica dei mudra può rappresentare un momento di pausa e di relax nella nostra vita frenetica. La corretta posizione delle mani è estremamente importante nella meditazione: contrariamente a quanto molti principianti pensano, le mani non vanno mai trascurate o posizionate casualmente. Ogni mudra stimola infatti parti diverse del nostro cervello e ci aiuta a incanalare l’energia verso una determinata zona del nostro corpo.
Ogni dito rappresenta un punto di connessione con un elemento e l’energia ad esso collegata. Posizionando le dita in un certo modo siamo in grado di controllare la quantità di energia elementale che scorre dentro di noi, e di conseguenza attingiamo alle qualità associate a quell’elemento.
Ecco di seguito l’elenco delle energie associate ad ogni sito della mano:
- Pollice: sole, energia, fuoco.
- Indice: aria, energia in movimento.
- Medio: spazio, espansione, apertura.
- Anulare: terra, solidità, radicamento.
- Mignolo: acqua, liquidi, mobilità.
Come e quando?
Il mio consiglio è di praticarli la mattina, appena svegli, oppure la sera prima di addormentarsi; in ogni caso è meglio farli lontano dai pasti, perché molta energia nel corpo è impegnata nella digestione.
Queste pratiche non richiedono sforzo fisico, sono eseguibili facilmente e si possono fare ovunque: ci si può esercitare in piedi, seduti, distesi e persino mentre camminiamo durante una passeggiata, sul treno, in ufficio, sui mezzi pubblici, nella sala di attesa di un dentista o sul divano.
I mudra si eseguono posizionando le dita delle mani come raffigurato nelle immagini che descrivono il mudra che vogliamo eseguire.
- La pressione delle dita deve essere molto leggera e piacevole, le mani devono essere rilassate.
- Durante l’esecuzione, l’attenzione della mente è rivolta all’ascolto delle sensazioni nel corpo.
- L’effetto viene accelerato e intensificato quando assumete una posizione di meditazione e, allo stesso tempo, vi concentrate sulle mani e osservate la respirazione.
Se dovessi avere la sensazione di non riuscire a mantenere la posizione, o che le dita si irrigidiscano, non preoccuparti: il segreto sta nell’imparare ad essere pazienti con noi stessi e con le nostre mani.
Con l’esercizio, la flessibilità e la forza dei muscoli, dei tendini e dei legamenti migliorerà e diventerà sempre più facile eseguirli.
I mudra sono molti, ecco i principali che prenderò in esame nei prossimi articoli:
- Anjali Mudra
- Mudra del loto
- Dhyani Mudra
- Jnana Mudra e Chin Mudra
- Pran Mudra