Breast stroke: estensioni all’indietro
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Il Pilates, tecnica di allenamento ben regolata e precisa, presenta alcune varianti in base alla tipologia di approccio, metodica, livello e attrezzo utilizzato. I principi rimangono sempre gli stessi ma, a seconda che si esegua un Pilates base, intermedio o avanzato, gli esercizi saranno diversi. Non solo: ci sono poi da considerare gli esercizi preparatori, o gli attrezzi (amache, sedia, fitball,…). Personalmente ho imparato ad apprezzare molto gli esercizi preparatori del Pilates da in piedi (o Standing Pilates) molti dei quali utilizzo durante le mie lezioni di Pilates con la sedia o Pilates barre. Motivo? Sono funzionali alla vita quotidiana che non ci vede in movimento con un tappetino appiccicato dietro la schiena!
Dopo l’articolo introduttivo sullo Standing Pilates e quello su Ab Prep, passo ora a prendere in esame un altro esercizio di questa disciplina iniziando: Breast Stroke.
Come
- Preparazione: dalla posizione in piedi, porta mani dietro la nuca, fletti leggermente le ginocchia onde evitare di bloccare le articolazioni.
- Sviluppo: esegui una estensione del busto senza perdere l’allungamento assiale, mantenendo le costole chiuse e lo sguardo di fronte. Ritorna alla posizione neutra e allungata.
Quali sono i muscoli interessati in questo esercizio?
- Muscoli coinvolti: dorsali centrali, retto dell’addome, addominali obliqui.
- Muscoli allungati: retto dell’addome.
Errori più comuni
- Effettuare un’estensione del solo tratto cervicale,
- perdere l’auto-allungamento della colonna,
- perdere la posizione del bacino,
- perdere il corsetto addominale aprendo in avanti le costole.
Cosa ricordare
- Mantenere la testa fra le mani, gomiti aperti;
- il movimento parte dall’ombelico,
- costole chiuse,
- immagina di essere immerso nella terra dalle anche in giù, puoi muovere solo la colonna.
- Respirazione: inspira nella posizione neutra, espira durante l’estensione e inspira ritornando nella posizione neutra.
Adattamenti e aiuti
- Tenere una soft ball fra le ginocchia aiuta a percepire l’attivazione del pavimento pelvico per la stabilizzazione.
Differenze con l’esercizio sul mat
In piedi, mancando la pressione del corpo verso il suolo, l’estensione risulta quindi più semplice. Tuttavia, proprio perché manca l’appoggio al suolo, risulta più impegnativa la stabilizzazione pelvica sulla quale va rivolta l’attenzione durante l’esecuzione.
Quante cose da sapere e controllare, ma quanto bello è imparare a muovere in modo corretto il proprio corpo! Imparando non solo questo esercizio, ma tanti altri: del matwork base, intermedio, avanzato del Pilates, durante uno dei nostri tanti corsi. Hai visto quante tipologie di Pilates sono presenti sia a Cittadella che a San Martino di Luparie anche a Tombolo? E quanti orari? Ti aspetto perché tu possa prenderti cura del tuo corpo…in fin dei conti per Pilates non c’era limite di età, e non esisteva l’età anagrafica, il benessere della nostra schiena decideva quanto vecchi o giovani si è.