Primo chakra: sopravvivenza, paura, paranoia
Molti mesi prima che scoppiasse l’epidemia, ho letto di un guru indiano dire che se per ipotesi la specie umana scomparisse per qualche tempo da questo pianeta, magari tenuta in ibernazione per un po’, tutti i problemi che affliggono il nostro pianeta si risolverebbero: inquinamento, surriscaldamento globale, desertificazione, sovrappopolazione, guerre, carestie, crisi economica, specie animali a rischio di estinzione, deforestazione,…risolti in men che non si dica. Invece l’essere umano non ha compreso la lezione…
E qui arriva la mia riflessione: cosa ci è successo? Non è la prima volta che l’essere umano si trova ad affrontare una pandemia, un virus, una malattia eppure…quanta confusione, quanta paura, e quante paranoie!
Sono indubbiamente tempi non semplici quelli che stiamo vivendo ed è sicuramente complicato orientarsi nell’oceano di informazioni, spesso contraddittorie, che ci troviamo di fronte. Non bastano i vari Tg, ci si mettono anche i social network dove persone di indubbia preparazione si sono scatenate nel dispensare consigli! Ci sono tutti: dai santoni agli psichiatri , dagli scienziati agli opinionisti, e poi politicanti e veggenti! Siamo tempestati da continui messaggi: chi divulga tesi complottiste, chi costituisce dal nulla organizzazioni rivoluzionarie che abbatteranno l’ordine vigente, chi possiede il rimedio segreto per sconfiggere la pandemia. Quanta energia sprecata! Naturalmente è proprio in momenti come questi che vien fuori chi siamo noi veramente, il nostro vero io e questo dovrebbe costringerci, con estrema obiettività e durezza, a guardarci allo specchio. Dico “dovrebbe” perché di fronte a questo virus, molte maschere stanno accedendo mostrando le nostre paure ataviche (resteremo senza cibo? Allora vai a svuotare gli scaffali del supermercato), paranoie (mi sono sentito vessato da piccolo? Ecco che anche adesso ritorna il mio nemico nell’ombra, il complotto contro di me), giusto per fare alcuni esempi.
E’ l’energia del nostro primo chakra, Muladhara, il chakra della radice, dell’istinto primordiale e dell’aggressività, dell’attaccamento e della lotta per la sopravvivenza, delle paure ancestrali , che si è risvegliato in maniera dirompente. Il problema è che per molti, non essendo ben canalizzato e sviluppato, ha preso il sopravvento sui chakra superiori. L’impressione che ne viene è quella di una civiltà che sta regredendo emotivamente, psicologicamente e culturalmente. Cosa fare allora? Come ritrovare l’innata fiducia dell’uomo in una natura buona e materna? Come ritrovare fiducia in ciò che ci ha consentito di progredire come specie arrivando fino ai giorni d’oggi? Riscoprendo la nostra natura divina partendo però dal nostro radicamento a questa terra su cui viviamo e che abbiamo violentato fino allo sfinimento. Ecco perché vi presento alcune asana che possono aiutare e ritrovare la nostra sicurezza, attraverso il radicamento e la fiducia. Buona pratica!
Inizia con una delle meditazioni proposte per il primo chakra, fai seguire il mantenimento delle seguenti posizioni per 30 secondi per 3 volte ciascuna.
- Il ponte, setu bandhasana;
- la mezza locusta e la locusta ardha Shalambasana;
- posizione della testa alle ginocchia o Janu Sirshasana.
Fai seguire questa sequenza da un profondo rilassamento. Magari una delle respirazioni per la meditazione del primo articolo sulla meditazione.