Asana ed esercizio fisico
Gli uomini implorano dagli Dei la salute
e non pensano d’avere in mano, essi stessi,
gli strumenti per conservarla.
Democrito
L’origine psicosomatica di un gran numero di malattie è ormai accertata da molti; sono così strette le correlazioni fra componente fisica e sintomo che a volte basta affrontare i problemi che vengono alla luce con il dialogo, per poter risolvere il disturbo. È evidente quindi l’importanza della “presa di coscienza” per poter intraprendere un vero e proprio percorso di guarigione. Non sempre è però semplice, soprattutto quando i blocchi sono di lunga data. Ecco che qui possono venire in aiuto tutta una serie di attività che vanno dallo yoga alla ginnastica posturale, dal Pilates alla ginnastica miofasciale, dalla bioenergetica alle attività aeree di rilassamento. Tutto questo perché tutte queste discipline utilizzano posizioni dello yoga seguendo quelle che sono le indicazioni delle posizioni dello yoga. Questa disciplina millenaria ha saputo trovare il modo di calmare la mente disciplinando il corpo, ma con dolcezza e lentezza…vocaboli sconosciuti a noi occidentali! Ma vediamo quanto sono interessanti gli asana, che non sono semplici esercizi fisici, per comprendere perché sempre più discipline ricorrono al loro impiego.
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Gli asana vengono eseguiti con DOLCEZZA: più che la posizione in sé è importante quanto riusciamo a tenerla, quindi il tempo. Non solo: entrare ed uscire lentamente da una pozione ci consente di lavorare con la muscolatura profonda e non con la solita muscolatura superficiale utilizzata durante il giorno e le attività più veloci o intense.
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Gli asana interessano soprattutto movimenti del tronco, andando ad agire nei meccanismi propriocettori e viscerocettori, provocando cambiamenti di pressione nelle cavità interne degli organi e dei visceri addominali influenzando la circolazione nella zona addominale. In tal modo le radici nervose della zona addominale vengono tonificate.
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Negli asana il tronco viene mosso su tutti i piani e in tutte le direzioni: ad ogni movimento corrisponde successivamente un contro movimento ed tonificano i muscoli profondi della colonna e i legamenti, oltre a consentire una corretta pressione dei dischi intervertebrali.
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L’obiettivo degli asana non è quindi quello di creare forza o resistenza, non vogliono creare muscoli o bruciare energia, appesantire il lavoro dell’apparato cardio-circolatorio, no. Lo scopo degli asana è la muscolatura profonda.
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Negli asana tutta la muscolatura scheletrica viene invece stirata dolcemente, consentendo quindi dapprima uno stiramento passivo che si trasmetterà alla capsula e ai legamenti stimolando la circolazione intorno alle articolazioni stesse, mantenendole in buona salute.
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Negli asana non vi sono sforzi volontari, non vale la classica frase “se fa male, vuol dire che fa bene” (che non vale per nessuna attività!). Negli asana vale la frase “Less is more”: meno dolore, meno fatica, meno ostinazione ma accoglienza, rilassamento, abbandono. Solo così si può giungere al giusto tono nel sistema neuromuscolare, il vero obiettivo degli asana.
Nel frattempo, se vuoi cominciare a stare bene con un’attività che ti insegni a prenderti cura del tuo corpo amandolo, rispettandolo e ascoltandolo, se vuoi avvicinarti ad attività di benessere che utilizzino posizioni yoga, puoi provare le seguenti lezioni:
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balyayoga (per bambini),
Per consigli e/o prenotare una lezione prova, rivolgiti alla due segreterie:
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SSD WSPORT Power & Soul a San Martino di Lupari,
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SSD WSPORT Palestra & Wellnessport a Cittadella.